Prossime aperture al pubblico dell'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan"

Dicembre 2023

(elenco in continuo aggiornamento)

 

L'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" è aperto al pubblico di norma tutti i venerdì sera; eventuali modifiche saranno comunicate su questa pagina.

Prossime aperture:

  • Giovedì 7 dicembre ore 21:00: osservatorio aperto al pubblico
  • Venerdì 8 dicembre osservatorio chiuso

Protagonisti della serata saranno gli oggetti del cielo autunnale.

Ricordiamo che è in corso la Campagna iscrizioni 2024: chi desidera iscriversi o rinnovare la propria iscrizione potrà farlo durante le aperture al pubblico.

Tutti gli eventi si svolgono presso l'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" in via Sinesio Cappello 12, S. Apollinare (RO) (link alla mappa).

Ingresso gratuito ad offerta libera.

Per visitatori singoli e famiglie non serve prenotazione.

Le comitive (scuole, ecc.) sono pregate di avvisare prima telefonando al numero 351 6819943 (dalle 19:00 in poi) o inviando un messaggio Whatsapp, in modo da consentire di organizzarci meglio.

L'attività di divulgazione svolta in Osservatorio è alla portata di chiunque; è tuttavia necessaria pazienza e un po' di manualità per usare correttamente i telescopi, per cui la consigliamo a partire dagli 8-10 anni di età in su. L'accesso al telescopio principale non è indicato a persone con ridotta mobilità.

 

 

Nella classe 3A dell'Istituto Comprensivo di Costa di Rovigo si fa orientamento attraverso testimonianze. Il 2 dicembre la classe ha ospitato il prof. Roberto Ragazzoni, noto astronomo e astrofisico. Due ore preziose, ricche di stimoli, consigli e affascinanti punti di vista. L’incontro è stato condotto direttamente dalle ragazze e dai ragazzi della classe, ma soprattutto è stato da loro ripreso con una telecamera  professionale, grazie alla guida esperta del regista Alberto Gambato. L’incontro è stato possibile grazie al nostro socio Riccardo Longato.

Alcune foto dell'incontro.

In questo periodo il Gruppo Astrofili Polesani sta svolgendo una intensa attività di divulgazione a favore delle scuole. Sabato 11 e  sabato 18 novembre 2023 abbiamo avuto il piacere di ospitare le classi 1A, 1B, 1C e 1D dell'Istituto Tecnico Agrario "Ottavio Munerati" di S. Apollinare (RO), accompagnate dai professori di scienze A. Davì e A. Giro. L'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" e l'ITA "Munerati" sono da sempre accomunati da un ottimo rapporto di buon vicinato, dato che occupano terreni confinanti e l'ITA mette a disposizione del gruppo un ampio parcheggio su un vasto terreno erboso dietro i nostri locali. Siamo quindi sempre felici di ricambiare il favore e cogliere l'occasione per cercare di instillare curiosità nei giovani studenti e studentesse.

Gli incontri sono stati coordinati dal presidente del GAP Marco Barella, appassionato di osservazione del Sole, che ha tenuto delle mini-lezioni introduttive spiegando le caratteristiche e il funzionamento della nostra stella. È interessante notare come, nonostante la relativa vicinanza (il Sole dista dalla Terra "solo" 150 milioni di Km) e i progressi dell'astronomia, ci siano ancora molte domande senza risposta relative al Sole. Ad esempio, non è chiaro il meccanismo che regola l'apparente ciclicità delle macchie solari, né è del tutto chiaro perché la superficie del Sole abbia una temperatura di circa 5000 gradi Kelvin, che però superano abbondantemente il milione di gradi K nella corona, che è la parte di atmosfera solare che si vede durante le eclissi totali di Sole. Tuttavia, dai tempi delle prime osservazioni di Galileo Galilei, molti progressi sono stati fatti, e disponiamo quindi di una buona comprensione almeno dei fenomeni più importanti.

 

Gli incontri sono proseguiti sul giardino esterno dell'osservatorio, dove sono state allestite delle postazioni per osservare il Sole in sicurezza. È importante sottolineare che l'osservazione del Sole richiede strumenti adeguati per non rischiare danni permanenti alla vista. Il Sole non va mai osservato direttamente al telescopio, ma vanno impiegati filtri speciali oppure strumenti appositamente costruiti per l'osservazione solare. In particolare, occorre evitare l'osservazione visuale con schermi di fortuna quali maschere da saldatore o altro, perché questi non proteggono dai raggi UV che possono compromettere irrimediabilmente la vista.

Una delle caratteristiche del Sole più facili da osservare sono le macchie solari, che appaiono come macchioline scure sulla superficie brillante. In questo periodo ce ne sono poche, ma quelle presenti sono risultate facilmente visibili con i nostri strumenti. Grazie a filtri speciali è stato anche possibile mostrare ai visitatori altre caratteristiche della superficie solare quali le protuberanze, immensi archi di materiale incandescente la cui altezza può raggiungere volte il diametro della Terra.

 

Il Sole

Di Kelvinsong; translated by Henrykus - Questo file deriva da: Sun poster.svg:, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=39323090

 

Alla fine della mattinata, nonostante qualche nuvola che ha occasionalmente disturbato la visione, tutti i presenti hanno potuto ammirare con i propri occhi, e in sicurezza, la magnificenza del Sole. Ringraziamo le classi prime dell'ITA "Munerati" per l'interesse dimostrato, e gli insegnanti per la disponibilità. Alla prossima!

 

L'assemblea dei soci si svolgerà il giorno domenica 10 dicembre 2023 presso l'Osservatorio Astronomico "Vanni Bazzan" di S. Apollinare (RO), alle ore 9:30 in prima convocazione e alle 10:00 in seconda convocazione. Seguirà convocazione ufficiale e ordine del giorno.

Ricordiamo che per partecipare all'assemblea dei soci e avere diritto di voto è necessario essere in regola con il pagamento della quota di iscrizione per il 2023. Per chi non l'avesse ancora fatto, sarà possibile regolarizzare l'iscrizione subito prima dell'inizio dell'assemblea.

Sono aperte le iscrizioni per il 2024!

Sei appassionato/a di astronomia? Vuoi condividere con altri la tua passione? Allora iscriviti al Gruppo Astrofili Polesani!

L'iscrizione al gruppo da diritto:

  • a partecipare alle assemblee degli associati ed esprimere il proprio voto sulle delibere proposte all'assemblea;
  • a essere parte attiva nella vita sociale, partecipando all'organizzazione delle conferenze, delle serate osservative e degli altri eventi;
  • a partecipare gratuitamente ai corsi promossi e gestiti in proprio dal Gruppo;
  • a proporre temi e discussioni per le conferenze o per i venerdì dell'osservatorio;
  • a poter disporre della consulenza dei soci del gruppo in temi astronomici;
  • ad accedere, con l'aiuto di soci esperti, alle strumentazioni del gruppo, compreso il telescopio principale;

I costi per l'iscrizione sono:

Maggiorenni 20€
Da 14 a 17 anni 5€
Sotto i 14 anni gratis

 

Per iscriverti (o rinnovare l'iscrizione se già iscritto/a) puoi venirci a trovare in occasione di una delle aperture al pubblico presso l'Osservatorio Astronomico "Vanni Bazzan" in via Sinesio Cappello 12, Sant'Apollinare (RO).

Una eccezionale aurora boreale ieri sera, domenica 5 novembre 2023 verso le 21, ha interessato le nostre latitudini. Evento poco frequente a latitudini molto a sud come la nostra, ma possibile soprattutto quando l'attività solare è alta. Il fenomeno è già avvenuto in passato ed è noto anche nei secoli scorsi, essendo stato descritto in antiche cronache locali risalenti al '700.

Le aurore polari dipendono del vento solare e dalla sua intensità, che all'origine parte con una velocità variabile tra i 200/900 km/s ed una temperatura attorno ad 1 milione di gradi. Il vento solare è un flusso continuo costituito principalmente da particelle energetiche quali elettroni, ioni e protoni irradiati dalla nostra stella. Quando questo flusso incontra il campo magnetico terrestre, viene convogliato dalle linee di forza verso i due poli magnetici, trasformando la Terra in un dipolo (un grosso magnete).

 

Campo magnetico di una barra magnetizzata visualizzato con limatura di ferro

Il campo magnetico prodotto da una barra magnetizzata può essere visualizzato con della limatura di ferro (Newton Henry Black - Newton Henry Black, Harvey N. Davis (1913) Practical Physics, The MacMillan Co., USA, p. 242, fig. 200, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73846)

 

Normalmente le aurore compaiono abbastanza frequentemente a latitudini elevate, oltre il 65° parallelo, ma quando l'intensità del vento solare cresce per effetto di fenomeni come Brillamenti o Emissioni di Massa Coronale (CME), il flusso di elettroni e ioni aumenta e causa la formazione delle aurore anche a latitudini come la nostra. Queste aurore sono spesso accompagnate da potenti tempeste geomagnetica in grado di generare interferenze nelle trasmissioni radio e blackout nella rete elettrica.

CME e brillamenti o flare, meglio conosciuti come tempeste magnetiche solari, sono eventi che seguono i cicli di attività solare, la quale alterna periodi di minimi a periodi di massimi con una frequenza che oscilla attorno agli undici anni; sono quindi eventi molto rari durante il minimo solare e frequenti quando si manifestano a cavallo del massimo solare. È facile intuire che quando la nostra stella si trova a cavallo del massimo, potrà più facilmente indurre la nostra magnetosfera a generare spettacolari aurore polari a volte visibili anche dell'Italia. In genere il flusso impiega tra le 18 ore e i 5 giorni per arrivare dal Sole alla Terra; questo dipende dalla velocità e dell'intensità del vento solare, dalla posizione sulla superficie solare "fotosfera" e dal percorso che seguirà in quanto non si propaga in linea retta ma con un moto a spirale perché influenzato dal campo magnetico interplanetario in cui il Sole è immerso. Una volta catturati elettroni e ioni, vengono convogliati dalla magnetosfera terrestre verso i poli, penetrando in atmosfera all'altezza della Termosfera, ad una quota che oscilla tra i 100/600 km. A questo punto le particelle collidono con il gas dell’atmosfera terrestre, lo riscaldano e lo ionizzano, dando luogo all’emissione di radiazioni, dove i vari colori visibili sono dovuti ai diversi elementi dell’atmosfera eccitati dall’impatto con le particelle provenienti dal Sole.

Dal momento che si originano i flare o le CME, si manifestano come aurore sulla Terra dopo minimo 15 ore e per i 2 o 3 giorni successivi, quindi è consigliabile tenere d'occhio la volta celeste per alcuni giorni dopo la prima manifestazione. Si presti attenzione anche al massimo di questo ciclo n° 25, ormai prossimo visto che avverrà tra l'anno 2025 e 2026 e quindi tra il 2024 ed il 2028 potrebbero verificarsi anche altre aurore.

Una curiosità: possiamo ringraziare Galileo Galilei e Pierre Gassendi per il nome “aurora boreale” dato da loro alle luci rosate, probabilmente osservate in un momento di particolare attività solare.

Marco Barella

Credit foto: INAF Padova dall'Osservatorio di Asiago; Marco Barella Sole in Ha e visuale del 4 novembre

Una eclissi di Luna si verifica quando la Terra si trova tra il Sole e la Luna, in modo che l'ombra del nostro pianeta venga proiettata sulla Luna. Nel caso in cui la Luna sia interamente all'interno del cono d'ombra proiettato dalla Terra siamo di fronte ad una eclissi totale; invece, se solo una parte dell'ombra della Terra colpisce il nostro satellite, siamo di fronte ad una eclissi parziale.

 

Fasi di una eclissi di Luna

SiroMorello - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=71208976

 

L'eclissi di Luna di sabato 28 ottobre 2023 sarà una eclissi parziale di modesta entità e a malapena percepibile, in quanto la parte di Luna che entrerà nell'ombra della Terra sarà solamente il 6%, presentandosi durante la fase di massimo dell'eclissi come un piccolo lembo del disco lunare oscurato. Nella fase massima non vedremo quindi la caratteristica colorazione rossastra tipica delle eclissi lunari totali, ma solo una Luna piena leggermente meno luminosa, in quanto immersa nella penombra, con una piccola fettina di lembo oscurata.

Interessante la configurazione in cielo con la presenza al suo fianco, di un luminosissimo Giove.

Orari delle varie fasi

Il primo contatto con la penombra avverrà alle 20:01 TL (ora Italia) ad una altezza di circa 20° sopra l'orizzonte, e l'effetto visibile sarà un leggero calo generale della sua luminosità. La fase più interessante inizierà alle 21:35 TL quando arriverà il primo contatto con l'ombra (entrata nel cono d'ombra) per culminare alle 22:14 TL ad una altezza di circa 45° ed uscirne alle 22:52 TL. Sarà in questa fase che si noterà l'oscuramento da un lato della piccola porzione di Luna. Terminata questa fase la Luna proseguirà il suo percorso nella penombra uscendone definitivamente alle 24:26 TL ad una altezza di circa 60°, anche se in quest'ultima parte la Luna apparirà nel suo complesso leggermente meno luminosa, per tornare progressivamente alla sua luminosità normale.

 

Le fasi dell'eclissi simulate con Stellarium

 

Attenzione, poco più di due ore dopo la fine dell'eclissi tornerà l'ora solare e quindi dovremo spostare indietro di un'ora le lancette dell'orologio.

Apertura straordinaria dell'osservatorio

In occasione dell'eclissi parziale di Luna, l'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" effettuerà una apertura straordinaria a partire dalle ore 21:00 di sabato 28 ottobre 2023. I locali dell'osservatorio non saranno accessibili, ma verranno posizionati alcuni strumenti portatili nel giardino esterno. Si raccomanda ai visitatori di essere adeguatamente vestiti perché saremo all'esterno. Non serve prenotazione, e l'ingresso è gratuito ad offerta libera.

M. Barella

Credit orari e rappresentazioni grafiche da UAI.