Cosa succederà nei prossimi mille anni? E nei prossimi diecimila? E nel prossimo milione di anni? ...e fino all'eternità?

Ne abbiamo parlato durante l'apertura al pubblico di venerdì 27 gennaio 2023, durante la quale i visitatori sono stati condotti in un viaggio nel tempo da qui all'eternità, per assistere agli eventi straordinari che accadranno o potrebbero accadere, e prendere coscienza di come l'universo potrebbe finire.

 

 Per approfondire:

 

La cometa C/2022 E3 ZTF sta facendo capolino nel nostro cielo notturno, e dovrebbe raggiungere il picco di luminosità nei primi giorni di febbraio 2023. Non si tratta comunque di una "grande cometa" come fu Hale-Boop nel 1997 (vengono definite "grandi comete" quelle che risultano eccezionalmente luminose e visibili nel cielo notturno). È quindi importante sapere dove trovarla, dato che ben difficilmente sarà visibile a occhio nudo nella nostra zona e sarà quindi necessario un binocolo o piccolo telescopio.

L'immagine sopra, ottenuta con un programma libero e gratuito chiamato Stellarium (disponibile per tutti i sistemi operativi), mostra la posizione della cometa C/2022 E3 ZTF a mezzanotte nei giorni compresi tra il 15 gennaio e il 10 febbraio 2023.

Il periodo migliore per l'osservazione è probabilmente quello che include l'ultima settimana di gennaio e la prima di febbraio, quando la cometa si troverà abbastanza alta sull'orizzonte. Dal 25 gennaio fino alla fine del mese la cometa si trova tra le costellazioni dell'Orsa Maggiore e dell'Orsa Minore. In particolare, tra il 29 e il 30 gennaio la cometa si trova lungo la linea immaginaria che congiunge Dubhe (l'ultima stella del "grande carro") con la stella polare. Dato che il "grande carro" è facilmente riconoscibile, rappresenta un buon punto di riferimento.

Notiamo anche che il 5 febbraio la cometa si trova molto vicina a Capella, la stella più luminosa della costellazione dell'Auriga. Capella è la terza stella più luminosa dell'emistero nord, dove ci troviamo noi, ed è quindi molto ben visibile anche in presenza di inquinamento luminoso.

L'immagine sopra mostra una simulazione di come potrebbe apparire la cometa se osservata visivamente con un telescopio. Sarà quasi impossibile vedere la coda, e tutto ciò che rimane è una piccola zona di nebulosità molto diffusa e difficile da scorgere. Purtroppo i mezzi di informazione hanno creato molte aspettative immotivate su questa cometa: in realtà offre ben poco all'osservazione visuale, mentre con strumentazione fotografica è possibile ottenere immagini molto migliori.

NUOVA COMETA IN ARRIVO (Probabilmente visibile ad occhio nudo)

 
C/2022 E3 ZTF: questo è il suo nome tecnico ed è una cometa di lungo periodo circa 50.000 anni, scoperta dalla survey Zwicky Transient  Facility il 2 marzo 2022. La cometa raggiungerà il suo perielio il 12 gennaio 2023, a una distanza di 1,11 UA (Unità Astronomiche) e l'avvicinamento massimo alla Terra avverrà 1 febbraio 2023, a una distanza di 0,28 UA. La cometa al momento della scoperta aveva una luminosità pari ad una magnitudine apparente di 17,3, ad una distanza di circa 4,3 UA (640 milioni di km) dal Sole.

Scambiata inizialmente per un asteroide, in pose fotografiche successive rivelò una densa chioma facendo così dedurre la sua vera natura di cometa. Da subito ha dimostrato nelle osservazioni una vivacità tale da incrementare in breve tempo la luminosità, facendo così ben sperare dalle stime effettuate, in una sua molto probabile visibilità ad occhio nudo.
 
Attualmente si trova nei pressi della piccola costellazione della Corona Boreale, fra le costellazioni del Bootes e dell'Ercole, nelle ore che precedono l'alba, ma gradualmente nel corso del mese di gennaio aumenterà la sua velocità apparente in cielo, arrivando in breve a transitare vicino alla stella polare. Infatti dal 17 gennaio al 5 febbraio diventerà di declinazione circumpolare, cioè sopra l'orizzonte per tutto il giorno senza mai tramontare, quindi visibile per tutta la notte. Il 12 gennaio 2023, come anticipato sopra, raggiungerà lungo la sua orbita parabolica il perielio ad una distanza di 1,11 UA (166 milioni di km), mentre il massimo avvicinamento alla Terra avverrà il 1 febbraio 2023, a una distanza di 0,28 UA (42 milioni di km). Dal 24 gennaio la luminosità potrebbe aumentare al punto da divenire visibile ad occhio nudo. Attualmente è visibile con piccoli telescopi e gradualmente sarà osservabile anche con l'ausilio di semplici binocoli ma in condizioni di serate limpide e buie fuori dai luminosi cieli cittadini. Le foto sono già ora molto interessanti perché mettono in risalto due code, quella blu di ioni ed una gialla di polveri disposte a ventaglio, a causa della sua posizione angolare rispetto a quella della Terra.
Quindi una cometa per tutti a patto di avere un piccolo binocolo, ma sopratutto una bella serata limpida e buia. È importante sottolineare che l'osservazione visuale mostrerà risultati molto diversi rispetto alle fotografie astronomiche: in particolare, la cometa apparirà come una piccola chiazza un po' più chiara dello sfondo, e non sarà visibile la coda.
 
Rimane sempre e comunque da precisare che le previsioni sulla futura evoluzione di luminosità, sono date da stime fatte sulle attuali condizioni della cometa e dell'attuale incremento di luminosità. Ma essendo i corpi cometari per loro natura più friabili rispetto agli asteroidi e soggetti a sbalzi di temperatura elevate a causa del notevole avvicinamento al Sole quando raggiungono il perielio, potrebbero riservare molte sorpresa risultando più o anche meno luminosa del previsto. Quindi occhio che le sorprese potrebbero essere degne di un altrettanto spettacolo.
 
Marco Barella

Ringraziamenti:

Foto di Rolando Ligustri;

Dati tecnici, mappe di visibilità e curva di luce da U.A.I. (Unione Astrofili Italiani).

Video di Moreno Marzolla

 

 

 

Il Gruppo Astrofili Polesani augura Buone Feste

 

Giovedì 22 dicembre 2022 si è svolta l'assemblea dei soci del Gruppo Astrofili Polesani APS, durante la quale si sono tenute le elezioni per il nuovo consiglio direttivo e per il collegio dei garanti, organi previsti dallo statuto. Dopo un lungo periodo in cui l'attività del Gruppo è stata fortemente limitata dall'emergenza sanitaria, un'occasione di ritrovo degli associati per discutere quanto è stato fatto e pianificare le attività future.

Sono stati eletti membri del consiglio direttivo per il triennio 2023--2025 gli associati:

  • Marco Barella
  • Enzo Bellettato
  • Luca Boaretto
  • Gottardo Corazza
  • Stefano Costa
  • Riccardo Longato
  • Moreno Marzolla

Sono stati eletti membri del collegio dei garanti gli associati:

  • Filippo Borga
  • Edoardo Manzin
  • Letizia Paparella

Nella prima riunione del consiglio direttivo verranno assegnate le cariche sociali.

Venerdì 2 dicembre 2022 si è svolta la consueta apertura al pubblico dell'Osservatorio Astronomico "Vanni Bazza" di S. Apollinare (RO). Le previsioni meteo non erano delle migliori, ma il nostro socio Tommaso Schiesaro ha animato la serata illustrando al pubblico un modello di razzo SLS (Space Launch System) realizzato da un gruppo di appassionati con cui collabora da diverso tempo. Come si può vedere dalla foto, il modello è imponente ed è stato realizzato combinando parti stampate in 3D ed elementi di cartone rivestiti di resina per rendere la struttura robusta. L'aspetto interessante è che non si tratta di un oggetto "da esposizione", ma di un modello che ha realmente volato, spinto da un piccolo motore a razzo che l'ha fatto salire di diverse centinaia di metri.

Il razzo verrà esposto all'open day del Liceo Scientifico "Bocchi-Galilei" di Adria (RO), la scuola frequentata da Tommaso, ed è già in preparazione un nuovo lancio per il quale il razzo verrà equipaggiato con un "cansat", ossia un"satellite in lattina" equipaggiato con sensori per la misura di parametri fisici e ambientali.

La presentazione di Tommaso ha riscosso molto successo tra i visitatori presenti, adulti e bambini. Al termine, il pubblico ha potuto osservare la Luna, Giove e Marte con il telescopio principale dell'Osservatorio e con alcuni strumenti portatili posizionati sul terrazzo, fino a quando uno spesso strato di nuvole ha posto fine forzatamente all'esplorazione del cielo.

 

(Foto: Raffaella Stoppa)

Nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli, proseguono le aperture del venerdì sera presso l'Osservatorio astronomico "Vanni Bazzan". Nella serata di venerdì 18 novembre 2022, a partire dalle 21, un pubblico numeroso (adulti, famiglie, bambini) si è presentato per assistere alla mini-conferenza "L'Universo in ascensore" durante la quale abbiamo accompagnato i visitatori in un viaggio attraverso venticinque ordini di grandezza fino ad "abbracciare" letteralmente tutto l'Universo visibile.

Al termine della conferenza, i visitatori sono saliti sulla cupola del telescopio principale per osservare Marte e Giove sotto la guida del vicepresidente Luca Boaretto e dei soci Gianluca Colombo, Edoardo Manzin e Tommaso Schiesaro. Purtroppo le osservazioni sono state ostacolate  dalla foschia che si stava alzando e da nuvole sparse che, manco a farlo apposta, nascondevano sul più bello gli oggetti di interesse. Nonostante tutto, qualcosa si è visto nei rari sprazzi di cielo limpido.

Ci auguriamo che i visitatori abbiano trascorso una bella serata, e speriamo di rivederli magari con condizioni meteo più favorevoli.

L'Osservatorio "Vanni Bazzan" si trova a S. Apollinare (RO) in via Sinesio Cappello 12, ed è aperto al pubblico tutti i venerdì a partire dalle 21:00; eventuali modifiche di date e orari saranno segnalate su questo sito.

È disponibile la registrazione della mini-conferenza "L'Universo in ascensore":

 

(Foto: Raffaella Stoppa e Tommaso Schiesaro)