(oggi il Sole nasce alle ore 7:48, culmina alle 12:11 e tramonta alle 16:34. Il giorno dura 8 ore e 46 minuti).
Da questa mattina venerdì 22 dicembre 2023 alle ore 03:27 TU (Tempo Universale), quindi ore 04:27 Italiane (Tempo medio Europa centrale), è avvenuto il solstizio sancendo ufficialmente l'inizio dell’inverno astronomico. Il Sole raggiungerà la sua massima distanza angolare al di sotto dell’equatore celeste (circa -23,27°), corrispondente alla minima altezza del suo percorso annuo nel cielo, lungo la linea dell’eclittica. L'arco apparente descritto in cielo dalla nostra stella, da sud-est a sud-ovest (foto 2 e 3), è ridotto al minimo, con il risultato di avere i giorni più corti dell’anno. C'è da dire però che la nostra stella alla sera ha già iniziato a ritardare lentamente il suo tramonto dal 19 dicembre, mentre al mattino continuerà ancora a ritardare il suo sorgere fino al 6 di gennaio. Il Sole nella giornata del 18 è passato dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.
Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno, ma per il 2023 sarà esattamente dal 23 al 25 dicembre. Infatti in questi giorni il guadagno serale andrà compensato dalla perdita mattutina. Il Sole ha già raggiunto il massimo anticipo serale tramontando alle 16:30 dal 6 al 18 dicembre, mentre raggiungerà il massimo ritardo mattutino sorgendo alle 7:51 dal 02 al 06 gennaio.
Per la mitologia il solstizio d’inverno, riveste un sapore magico. Mentre l'anno volge al termine e le notti si allungano, gettando le tenebre verso le ore di luce, il respiro della natura è sospeso, quasi fermo in attesa di un cambiamento, di una nuova rinascita. Ed ecco il solstizio, quel momento in cui, un nuovo Sole rinasce e dona alla natura energia allo scopo di generare nuova vita. In molte culture antiche il mito del solstizio invernale viene celebrato come un momento di passaggio, che pone termine al minaccioso progredire delle tenebre.
(Orari del sorgere e del tramontare riferiti alla località di Rovigo)
M. Barella