L'Osservatorio Astronomico Vanni Bazzan punta il suo sguardo verso la ricerca e, per poterlo fare in grande stile, si affida al dr. Mattia Negrello, nominandolo Direttore Scientifico.

 

Siamo estremamente fieri che Mattia abbia accettato la nostra proposta, credendo così nelle potenzialità del nostro Gruppo.

A dire il vero abbiamo già avuto l'onore di essere introdotti nel mondo ufficiale della ricerca dal nostro nuovo Direttore, che ci ha coinvolto in un progettoi di analisi dei datio del telescopio spaziale Planck, alla ricerca di galassie con alti tassi di formazione di nuove stelle. Questo lavoro uscirà presto sui Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, una delle tre riviste astronomiche più prestigiose.

Che emozione, nella preview dell'articolo, vedere il nome del nostro osservatorio affiancato all'Osservatorio di Padova, alla Scuola Intenazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, all'Agenzia Spaziale Italiana e a molti altri Istitui internazionali.

I propositi del nuovo Direttore sono riportati subito qui sotto. I nostri sono molto più semplici: essere all'altezza di questa grande opportunità.

I programmi scientifici dell'Osservatorio astronomico Vanni Bazzan

(di Mattia Negrello)

L'osservazione del cielo accomuna l'esistenza di tutti noi, in modo più o meno consapevole. Quante volte ci siamo interrogati sulla natura di quei lontani corpi celesti e sulla vastità del cielo profondo? Se per molti di noi simili domande restano senza  risposta, per altri rappresentano una sfida. L'astronomo professionista ha fatto di questa sfida la propria attività lavorativa. L'astrofilo invece osserva il cielo per hobby, nel tempo libero, fotografando i fenomeni celesti e cercando di comprenderli nei limiti delle proprie capacità e conoscenze, magari avvalendosi dell'aiuto di astronomi professionisti. Spesso però sono proprio questi ultimi a rivolgersi agli astrofili per ottenere dati scientifici rilevanti. Infatti, con il sempre più rapido sviluppo della tecnologia e il suo massiccio utilizzo nella vita quotidiana (con conseguente abbattimento di prezzi dei prodotti tecnologici), anche gli astrofili hanno oggiAggiungi un appuntamento per oggi accesso a strumenti sufficientemente potenti da permettere loro di svolgere  attività di ricerca a livello professionale. A dimostrazione di ciò è del 2007 la scoperta, per la prima volta al mondo, del transito di un nuovo pianeta extrasolare da parte di un gruppo di astrofili, tra cui alcuni italiani, utilizzando dei modesti telescopi di 25 e 40 cm di diametro. I protagonisti della scoperta  furono coordinati da un altro italiano, il dott. Mauro Barbieri del Dipartimento di Astronomia di Padova,  che sarà nostro ospite a Dicembre nell'ambito della rassegna di incontri 'Spaziando..', e ci parlerà proprio della ricerca di pianeti extrasolari. Naturalmente anche noi astrofili polesani non vogliamo essere da meno ed è per questo che, negli ultimi mesi, l'Osservatorio Astronomico Vanni Bazzan ha subito un vero e proprio "re-styling", non solo per quanto riguarda l'edificio che lo ospita (che era in condizioni fatiscenti) ma anche per quanto concerne la strumentazione. Infatti, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è stato possibile acquistare un nuovo telescopio di 41 cm di diametro e una camera CCD. Questa apparecchiatura permetterà al nostro gruppo di condurre attività di ricerca in modo professionale e indipendente. Sicuramente la caratterizzazione (e magari scoperta!) di sistemi planetari extrasolari sarà uno dei settori di rilievo della nostra attività.
In realtà il Gruppo Astrofili Polesani, attraverso tre dei suoi soci: Giorgio Cosco, Gianpaolo Guarese e Luca Boaretto, ha già fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo della ricerca, contribuendo recentemente alla catalogazione di un campione di alcune centinaia di galassie identificate con il telescopio spaziale Planck, dell'Agenzia Spaziale Europea. Il lavoro, coordinato dal sottoscritto e che è firmato da altri 16 ricercatori europei e statunitensi, è al momento al vaglio della rivista inglese Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, una delle tre più importanti riviste di Astronomia del mondo.
Parallelamente all'attività di ricerca, l'Osservatorio continuerà ad ospitare serate aperte al pubblico (soci e non) con l'intento di avvicinare sempre più persone alla scoperta e comprensione del cielo. Inoltre, in collaborazione col liceo Scientifico Statale di Rovigo, verrà data la possibilità ad un gruppo motivato di studenti delle quinte di venire all'osservatorio per sviluppare dei progetti di ricerca sullo studio degli ammassi di stelle e di sistemi stellari binari. infine verranno tenuti dei corsi di Astronomia di base e di utilizzo del telescopio e del CCD per tutti i soci del Gruppo Astrofili.
Insomma, si prospetta un autunno ricco di attività presso l'Osservatorio Vanni Bazzan. Come  direttore di questa rinnovata struttura mi sento onorato di poterne coordinare l'attività di ricerca, certo di ricevere il pieno supporto di tutti i soci entusiasti e in gamba che ho imparato a conoscere e a stimare in questo ultimo anno.

Il Gruppo Astrofili Polesani dispone di un Osservatorio Astronomico dotato di strumentazioni scientifiche moderne. L'Osservatorio si trova a S. Apollinare (RO) in via Sinesio Cappello 12 (link alla mappa).

L'osservatorio apre al pubblico:

  • venerdì sera: si prega di fare riferimento al calendario delle prossime aperture per gli orari e le modalità di accesso;
  • su prenotazione, per gruppi e scuole, anche in orario diurno per incontri di argomento astronomico.

Nel corso del 2012, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con il determinante aiuto dell'Amministrazione Provinciale di Rovigo, la struttura è stata completamente ristrutturata e sono state acquistati nuovi strumenti scientifici.

 

 

L'Osservatorio si trova a Rovigo, in frazione Sant'Apollinare, via Sinesio Cappello 12 (vicino all'Istituto Tecnico Agrario "Ottavio Munerati")

 

 

L'osservatorio dispone in particolare di:

  • Telescopio in postazione fissa, composto da un riflettore Newtroniano del diametro di 410 mm e lunghezza focale 1900 mm, utilizzato per la fotografia astronomica e l'osservazione degli oggetti del cielo profondo (nebulose, galassie, ammassi stellari, ecc.) e da un telescopio rifrattore del diametro di 205 mm e lunghezza focale 2050 mm, utilizzato per l'osservazione di Luna e pianeti.
  • Montatura equatoriale con sistema di puntamento informatizzato FS2 ed inseguimento automatico degli oggetti celesti.
  • Telescopio per l'osservazione del Sole, di diametro 60 mm, dotato di filtro per l'osservazione nella banda h-α ed etalon regolabile.
  • Un Radiotelescopio (attualmente in manutenzione) per lo studio e l'analisi di oggetti della nostra Galassia nella finestra delle onde radio.
  • Telescopi portatili.

Per informazioni si prega di fare riferimento alla pagina dei Contatti.

 

 

Monitor solare in tempo reale (in collaborazione con N3kl.org)

 

Emissione raggi X

 

  
Campo magnetico terrestre

 

Dati del sole in tempo reale - Fonte NOAA

   
Flusso di raggi X
   
Rilevazione combinata da satellite
   
Flusso di elettroni
   
Magnetometro
   
Stima indice KP
   
Flusso di protoni (GOES 8)

 

Immagini del Sole in tempo reale da satelliti

Goes 14 - Raggi X
SOHO 17.1 nm
SOHO 19,5 nm
SOHO 28,4 nm
SOHO 30,4 nm

 

Immagini da Nobeyama (Giappone)

17 Ghz

 

Osservatorio di Monte Wilson (California)

Magnetogram Dopplergram Intensitygram  
525.02 nm (Fe I)
589,59 nm (Na I (DI))

 

 

Capita rare volte che un fatto tanto atteso superi le aspettative che vi avemao riposto. E il caso di questa conferenza del dr. Negrello è proprio uno di questi. Ma andiamo con ordine.

Qualche tempo fa Stefano Periotto, consigliere del Gruppo, venuto a conoscenza della pubblicazione da parte di Science dell'articolo di Mattia (lo chiamiamo per nome, a fine articolo scoprirete il perché) ha ben pensato di provare a invitarlo per tenere una conferenza su questi suoi importantissimi studi.

Così ci siamo trovati ieri sera, ad ospitare una conferenza di grandissimo livello astronomico.

Dopo una rapida presentazione da parte della preside del Liceo Scientifico, prof.ssa Maria Grazia Faganello, la conferenza si è subito avviata nella spiegazione di alcuni elementi basilari per capire quello che sarebbe poi stato il centro del discorso: un nuovo metodo, molto efficace e rapido, per trovare lenti gravitazionali nel sub millimetrico.

Ed eccoci alla fine. il Prof Stefano Periotto, nostro socio e consigliere, e artefice della conferenza, e Jerry Ercolini, nostro presidente, conferiscono a Mattia una targa con la nomina a "Socio Onorario", il primo nella storia del Gruppo Astrofili Polesani.

Speriamo che resti anche a lui, come è rimasto a noi, il ricordo di una bellissima serata.