Si sa che le osservazioni astronomiche e il meteo invernale non vanno d'accordo. Sono ormai diverse settimane che, in occasione delle aperture al pubblico del venerdì sera, il cielo si presenta nuvoloso, al punto che in alcuni casi siamo stati costretti ad annullare l'apertura a causa della pioggia intensa.
Ieri sera, nonostante il cielo coperto e le previsioni meteo non favorevoli, abbiamo deciso di aprire al pubblico sperando in un miglioramento. Il miglioramento non c'è stato (al contrario, un pesante scroscio di pioggia si è abbattuto sull'osservatorio a tarda sera), ma nonostante questo alcuni visitatori hanno sfidato la pioggia per venirci a trovare.
Da sinistra a destra: la Nebulosa di Orione, l'ammasso Alveare o Ammasso del Presepe; le Pleiadi (immagini da Wikipedia; clicca su ciascuna per maggiori informazioni)
Il cielo invernale è dominato da alcuni degli oggetti celesti più iconici: Orione con la nebulosa M42, il Cane Maggiore con la stella Sirio, il Cancro con l'ammasso del Presepe, il Toro con le Pleiadi... Non potendo ammirare il cielo reale, abbiamo dovuto accontentarci di quello "virtuale" riprodotto dall'eccellente software Stellarium (liberamente scaricabile per il proprio PC). I nostri divulgatori hanno illustrato le meraviglie del cielo invernale che si celavano dietro le nuvole, nella speranza che presto sia possibile osservarle dal vivo grazie agli strumenti scientifici dell'Osservatorio. La serata si è conclusa con una visita alla cupola, dove il nostro vicepresidente Luca Boaretto ha spiegato le caratteristiche e il funzionamento del telescopio principale.
Anche quando piove non mancano le cose da fare; il nostro socio Gianluca Colombo ha preparato una sorpresa per coloro che ci verranno a trovare nelle prossime settimane. Siete curiosi di sapere quale sarebbe il vostro peso sulla Luna, su Marte, o su un altro pianeta del sistema solare? La nostra bilancia astronomica è in grado di rispondere: basta salire e selezionare il pianeta dove volete andare, e sullo schermo comparirà il vostro peso su quel pianeta, assieme ad altre utili informazioni.
Nella foto, il nostro vicepresidente scopre che peserebbe 9 grammi su un oggetto celeste un po' particolare: l'asteroide 10590 Ragazzoni, recentemente intitolato al nostro direttore scientifico Roberto Ragazzoni, che è stato anche uno dei soci fondatori del Gruppo Astrofili Polesani. Purtroppo al momento non c'è nessuna foto dell'asteroide, per cui la bilancia astronomica mostra una "immagine di repertorio", diciamo così...