Lo sciame meteorico delle Geminidi assieme a quello delle Perseidi è fra gli sciami più consistenti di ogni anno. Purtroppo cade in un periodo dell'anno in cui maltempo e freddo disincentivano ai più l'osservazione.

Le Geminidi sono attive ogni anno dal 3 al 19 dicembre con il picco massimo tra il 13 e il 14 dicembre. La frequenza nel momento di massima attività si aggira attorno alle 100/120 meteore orarie. La caratteristica è la rapidità del passaggio del picco massimo che avviene in poche ore, oltre alla caratteristica lentezza e luminosità nello sfrecciare attraverso la volta celeste. Questo sciame è relativamente giovane infatti fu osservato per la prima volta nel 1862 ed è stato associato all'asteroide di nome 3200 Phaethon di diametro pari a 5,1 km., scoperto l'11 ottobre 1983. Caso insolito fra gli sciami, perché quasi tutti sono frutto dell'incontro fra la Terra e le nubi di detriti, rilasciati lungo l'orbita di comete che intersecano il percorso della Terra. Nel caso delle Geminidi invece il responsabile risulta essere un asteroide, ma recenti studi hanno ipotizzato che possa trattarsi di un nucleo cometario esaurito visto il periodo di rivoluzione attorno al Sole di 1,4 anni e la forte eccentricità orbitale tipica di una cometa.

 

Il radiante delle Geminidi è il punto di origine apparente dello sciame meteorico.

 

Questa notte, tra oggi 13 e domani 14 dicembre alle ore 2:30 circa del mattino potremmo ammirare il picco massimo (stimato 100/120 meteore all'ora) con lente, luminose e bianche scie solcare il nostro cielo. Potremmo vederle agevolmente perché il radiante d'ingresso si trova proiettato nella costellazione dei Gemelli a qualche grado N/O della stella Castore la più luminosa dei gemelli e raggiungerà gli 80° di altezza sull'orizzonte nel cuore della notte. Particolarmente favorevole è la visibilità quest'anno, vista l'assenza del chiarore lunare.

Curiosità, dal 1862 la quantità di meteore osservate è cresciuto, infatti dalle iniziali 20/50 meteore orarie, si è passate alle attuali 100/120 ma si ritiene che entro un centinaio di anni la nube si esaurira' estinguendo del tutto le Geminidi.

Sperando nella clemenza del meteo, lo spettacolo è garantito.

Marco Barella
 

Grafico della frequenza oraria delle meteore avvistate nel passaggio del 2015, credit: International Meteor Organization.