In questo periodo il Gruppo Astrofili Polesani sta svolgendo una intensa attività di divulgazione a favore delle scuole. Sabato 11 e  sabato 18 novembre 2023 abbiamo avuto il piacere di ospitare le classi 1A, 1B, 1C e 1D dell'Istituto Tecnico Agrario "Ottavio Munerati" di S. Apollinare (RO), accompagnate dai professori di scienze A. Davì e A. Giro. L'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" e l'ITA "Munerati" sono da sempre accomunati da un ottimo rapporto di buon vicinato, dato che occupano terreni confinanti e l'ITA mette a disposizione del gruppo un ampio parcheggio su un vasto terreno erboso dietro i nostri locali. Siamo quindi sempre felici di ricambiare il favore e cogliere l'occasione per cercare di instillare curiosità nei giovani studenti e studentesse.

Gli incontri sono stati coordinati dal presidente del GAP Marco Barella, appassionato di osservazione del Sole, che ha tenuto delle mini-lezioni introduttive spiegando le caratteristiche e il funzionamento della nostra stella. È interessante notare come, nonostante la relativa vicinanza (il Sole dista dalla Terra "solo" 150 milioni di Km) e i progressi dell'astronomia, ci siano ancora molte domande senza risposta relative al Sole. Ad esempio, non è chiaro il meccanismo che regola l'apparente ciclicità delle macchie solari, né è del tutto chiaro perché la superficie del Sole abbia una temperatura di circa 5000 gradi Kelvin, che però superano abbondantemente il milione di gradi K nella corona, che è la parte di atmosfera solare che si vede durante le eclissi totali di Sole. Tuttavia, dai tempi delle prime osservazioni di Galileo Galilei, molti progressi sono stati fatti, e disponiamo quindi di una buona comprensione almeno dei fenomeni più importanti.

 

Gli incontri sono proseguiti sul giardino esterno dell'osservatorio, dove sono state allestite delle postazioni per osservare il Sole in sicurezza. È importante sottolineare che l'osservazione del Sole richiede strumenti adeguati per non rischiare danni permanenti alla vista. Il Sole non va mai osservato direttamente al telescopio, ma vanno impiegati filtri speciali oppure strumenti appositamente costruiti per l'osservazione solare. In particolare, occorre evitare l'osservazione visuale con schermi di fortuna quali maschere da saldatore o altro, perché questi non proteggono dai raggi UV che possono compromettere irrimediabilmente la vista.

Una delle caratteristiche del Sole più facili da osservare sono le macchie solari, che appaiono come macchioline scure sulla superficie brillante. In questo periodo ce ne sono poche, ma quelle presenti sono risultate facilmente visibili con i nostri strumenti. Grazie a filtri speciali è stato anche possibile mostrare ai visitatori altre caratteristiche della superficie solare quali le protuberanze, immensi archi di materiale incandescente la cui altezza può raggiungere volte il diametro della Terra.

 

Il Sole

Di Kelvinsong; translated by Henrykus - Questo file deriva da: Sun poster.svg:, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=39323090

 

Alla fine della mattinata, nonostante qualche nuvola che ha occasionalmente disturbato la visione, tutti i presenti hanno potuto ammirare con i propri occhi, e in sicurezza, la magnificenza del Sole. Ringraziamo le classi prime dell'ITA "Munerati" per l'interesse dimostrato, e gli insegnanti per la disponibilità. Alla prossima!

 

L'assemblea dei soci si svolgerà il giorno domenica 10 dicembre 2023 presso l'Osservatorio Astronomico "Vanni Bazzan" di S. Apollinare (RO), alle ore 9:30 in prima convocazione e alle 10:00 in seconda convocazione. Seguirà convocazione ufficiale e ordine del giorno.

Ricordiamo che per partecipare all'assemblea dei soci e avere diritto di voto è necessario essere in regola con il pagamento della quota di iscrizione per il 2023. Per chi non l'avesse ancora fatto, sarà possibile regolarizzare l'iscrizione subito prima dell'inizio dell'assemblea.

Una eclissi di Luna si verifica quando la Terra si trova tra il Sole e la Luna, in modo che l'ombra del nostro pianeta venga proiettata sulla Luna. Nel caso in cui la Luna sia interamente all'interno del cono d'ombra proiettato dalla Terra siamo di fronte ad una eclissi totale; invece, se solo una parte dell'ombra della Terra colpisce il nostro satellite, siamo di fronte ad una eclissi parziale.

 

Fasi di una eclissi di Luna

SiroMorello - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=71208976

 

L'eclissi di Luna di sabato 28 ottobre 2023 sarà una eclissi parziale di modesta entità e a malapena percepibile, in quanto la parte di Luna che entrerà nell'ombra della Terra sarà solamente il 6%, presentandosi durante la fase di massimo dell'eclissi come un piccolo lembo del disco lunare oscurato. Nella fase massima non vedremo quindi la caratteristica colorazione rossastra tipica delle eclissi lunari totali, ma solo una Luna piena leggermente meno luminosa, in quanto immersa nella penombra, con una piccola fettina di lembo oscurata.

Interessante la configurazione in cielo con la presenza al suo fianco, di un luminosissimo Giove.

Orari delle varie fasi

Il primo contatto con la penombra avverrà alle 20:01 TL (ora Italia) ad una altezza di circa 20° sopra l'orizzonte, e l'effetto visibile sarà un leggero calo generale della sua luminosità. La fase più interessante inizierà alle 21:35 TL quando arriverà il primo contatto con l'ombra (entrata nel cono d'ombra) per culminare alle 22:14 TL ad una altezza di circa 45° ed uscirne alle 22:52 TL. Sarà in questa fase che si noterà l'oscuramento da un lato della piccola porzione di Luna. Terminata questa fase la Luna proseguirà il suo percorso nella penombra uscendone definitivamente alle 24:26 TL ad una altezza di circa 60°, anche se in quest'ultima parte la Luna apparirà nel suo complesso leggermente meno luminosa, per tornare progressivamente alla sua luminosità normale.

 

Le fasi dell'eclissi simulate con Stellarium

 

Attenzione, poco più di due ore dopo la fine dell'eclissi tornerà l'ora solare e quindi dovremo spostare indietro di un'ora le lancette dell'orologio.

Apertura straordinaria dell'osservatorio

In occasione dell'eclissi parziale di Luna, l'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" effettuerà una apertura straordinaria a partire dalle ore 21:00 di sabato 28 ottobre 2023. I locali dell'osservatorio non saranno accessibili, ma verranno posizionati alcuni strumenti portatili nel giardino esterno. Si raccomanda ai visitatori di essere adeguatamente vestiti perché saremo all'esterno. Non serve prenotazione, e l'ingresso è gratuito ad offerta libera.

M. Barella

Credit orari e rappresentazioni grafiche da UAI.

 

POESIE SULL'AIA... per riveder le stelle.

Sabato 9 settembre 2023

Organizzato dall'Azienda Agricola Ghirotto a Bornio di Villanova del Ghebbo.

 

Bellissimo pomeriggio e serata all'insegna della poesia e del cielo, attraverso i miti e i telescopi.

Dopo un pomeriggio speciale ad ascoltare poesie e riflessioni poetiche di eccellenti autori, intercalati da brani musicali magistralmente eseguiti, immersi nella bellezza della natura all'interno di un vigneto ai margini di un'aia dai sapori ottocenteschi, cala la sera e si accendono le stelle.

Il passo dalla poesia ai miti è breve ed Enzo Bellettato assieme a Riccardo Longato del Gruppo Astrofili Polesani presentano le costellazione tipiche di questa stagione con il fascino di un racconto fra avventura e fantasy: da Andromeda al Pegaso, da Cassiopea al Perseo, dall'Orsa Maggiore al Triangolo Estivo. Un viaggio tra gli astri che si concretizza per tutti nella visione attraverso il telescopio con la guida di Marco Barella e Moreno Marzolla.

Grazie agli strumenti posizionati sull'aia per l'occasione speciale, il pubblico ha potuto osservare le perle cosmiche che il nostro cielo ci offre. Oggetti del profondo cielo visibili nel loro splendore come M13, un meraviglioso ammasso globulare di stelle nella costellazione d'Ercole; M57, una piccola nebulosa planetaria resti di un'antica stella simile al Sole nella Lira; M31, conosciuta come la Galassia di Andromeda; M45, un ammasso aperto di stelle più noto come le Pleiadi, senza trascurare i nostri vicini siderali Saturno e Giove in grado di emozionare ogni volta li si osservi.

Una meravigliosa serata tra arte mito e scienza.

 

Gruppo Astrofili Polesani

M. Barella

 

 

Sabato 9 settembre 2023 a partire dalle ore 17:30 il Gruppo Astrofili Polesani parteciperò all'ottavo incontro di lettura "Poesie sull'Aia" presso l'azienda agricola Ghirotto in via Colombara 13, Bornio di Villanova del Ghebbo (RO).

Dopo il tramonto volgeremo lo guardo al cielo, e i visitatori potranno osservare le meraviglie dell'universo al telescopio sotto la guida dei nostri divulgatori.

Video promozionale dell'evento

 

 

Vi aspettiamo!

 

Gruppo Astrofili Polesani

"Spaziando" d'estate

25 agosto 2023 ore 21:30

 

Come abbiamo visto il bosone di Higgs? E come faremo a vedere segnali  di nuova fisica?

 

Mia Tosi
 

 

 

Venerdì 25 agosto 2023 alle ore 21.30 prosegue il ciclo di incontri "Spaziando", in cui esperti e studiosi di fama internazionale illustreranno le ultime novità e le più recenti scoperte astronomiche. In questo incontro avremo come ospite Mia Tosi che ci parlerà della scoperta del Bosone di Higgs e delle sue implicazioni nella vita di tutti i giorni.

In questa presentazione faremo una chiacchierata per immergerci nel mondo della ricerca di base nel campo delle interazioni fondamentali fra le particelle elementari che unisce ricercatori da tutto il mondo al CERN a Ginevra. Parlare della scoperta del bosone di Higgs e delle sue proprietà, da un lato permette di comprendere la struttura e gli scopi degli esperimenti della fisica delle particelle, e dall'altro è un modo per mostrare come la ricerca fondamentale comporti avanzamenti tecnologici in molti altri campi di cui tutti beneficiamo.

Mia Tosi è Ricercatrice presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Padova, associata INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), membro ordinario dell'Accademia dei Concordi e socia onoraria del Gruppo Astrofili Polesani. Dal 2008 fa parte della collaborazione CMS, uno degli esperimenti che nel 2012 hanno scoperto il bosone di Higgs. Si occupa della presa dati, dello sviluppo di tecniche di ricostruzione delle traiettorie delle particelle. Ha partecipato all'analisi dei dati per lo studio del bosone di Higgs e a ricerche di produzione di Materia Oscura.

La  conferenza si terrà presso il giardino dell'osservatorio astronomico "Vanni Bazzan" in via Sinesio Cappello 12, S. Apollinare (RO) (link alla mappa)

Ingresso gratuito ad offerta libera.

Per informazioni è possibile chiamare il numero 351 6819943 (attivo ogni giorno dalle 19:00 in poi); è anche possibile inviare un messaggio Whatsapp allo stesso numero.

Vi aspettiamo numerosi

 

Locandina dell'evento:

 

 


 Alcune foto della conferenza di Mia Tosi:

 

 

 

 

 

 

 

NASA / JPL / Space Science Institute

L'apertura al pubblico di venerdì 18 agosto 2023 è iniziata con una mini-conferenza sulle nebulose planetarie. Nonostante il nome, le nebulose planetarie non hanno nulla a che fare con i pianeti: sono state chiamate in questo modo dall'astronomo William Herschel, che attraverso il suo telescopio le vedeva come piccoli oggetti tondeggianti, simili a pianeti dai bordi sfumati. Herschel era ben consapevole che non fossero pianeti, ma il nome "nebulosa planetaria" è rimasto.

Una nebulosa planetaria è ciò che resta dopo la morte di una stella poco più grande del nostro Sole; il residuo della stella che l'ha prodotta rimane al centro sotto forma di nana bianca.

Per saperne di più sulle nebulose si può fare riferimento a questo video:

 

Al termine della presentazione, il pubblico è stato accompagnato nella cupola del telescopio principale e sulla terrazza osservativa. Il protagonista della serata è stato Saturno, il "signore degli anelli" e sesto pianeta in ordine di distanza dal sole.

 

Saturno

Saturno (NASA / JPL / Space Science Institute Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7228953)

 

Saturno è il secondo pianeta più grande del sistema solare, dopo Giove. Ha un diametro di 116000 Km (poco più di 9 volte quello della Terra), e orbita il Sole ad una distanza media di 1400 milioni di Km, impiegando più di 29 anni terrestri a compiere un'orbita. Nonostante le sue dimensioni, Saturno è il pianeta meno denso del sistema solare: la sua densità media è inferiore a quella dell'acqua, per cui resterebbe a galla se si potesse immergere in una enorme bacinella (sarebbe tuttavia impossibile immergerlo per davvero nell'acqua, perché Saturno è composto di gas).

La struttura più evidente di Saturno è il sistema di anelli che si estende fino a 120000 Km dalla superficie. Nonostante la loro dimensione, lo spessore medio degli anelli è di appena 20 metri. Gli anelli di Saturno non sono un corpo unico, ma sono composti da particelle di ghiaccio le cui dimensioni vanno da pochi centimetri a 10 metri.

Il telescopio principale dell'osservatorio mostra chiaramente gli anelli e le bande atmosferiche più scure prodotte dalla circolazione dei gas nell'atmosfera. Saturno ha moltissimi satelliti naturali (ce ne sono 146 a cui è stato attribuito un nome, più un numero imprecisato di corpi troppo piccoli perché valga la pena assegnare loro una denominazione). Il più grande di essi, Titano, è visibile anche con un telescopio amatoriale. Titano è stato osservato per primo dall'astronomo olandese Christiaan Huygens nel 1655, ed è più grande della nostra Luna e perfino del pianeta Mercurio. Titano è 'unico satellite del sistema solare avvolto da una densa atmosfera. 

 

Titano

Titano (NASA/JPL-Caltech/SSI/Kevin M. Gill - File:Titan - December 16 2011, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=125680346)

 

La serata è proseguita con l'osservazione di alcuni oggetti dello spazio profondo. Siamo partiti da alcune classiche stelle doppie, come Albireo nella costellazione del Cigno, e Alcor e Mizar nella costellazione dell'Orsa Maggiore, e la stella Polare nella costellazione dell'Orsa Minore.

Albireo è un sistema stellare le cui componenti visibili hanno colori contrastanti (azzurro e giallo dorato), il che lo rende uno dei sistemi multipli preferiti dagli astrofili. Le due componenti principali possono essere separate già con un binocolo o con un piccolo telescopio. Alcor e Mizar costituiscono una "doppia visuale", nel senso che sono due sistemi stellari che non sono legati gravitazionalmente tra loro. Mizar è a sua volta un sistema multiplo le cui componenti principali Mizar A e B possono essere separate con un telescopio. Infine, pochi sanno che anche la stella Polare è un sistema multiplo composto da tre componenti (Polaris Aa/Ab, Polaris B) di cui Aa è la componente principale che vediamo anche a occhio nudo, e Polaris B è sufficientemente separata da essere osservabile al telescopio come un debole puntino in prossimità di Aa.

 

Albireo Mizar e Alcor Polaris

Da sinistra a destra: Albireo (Palomar Observatory/STScI/WikiSky - WikiSky.org, ritaglio eseguito con lo snapshot tool, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4346630); Mizar e Alcor (Martin Baessgen - http://www.martin-x.de/astro/astro_dsv.html, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1535724); Polaris (NVN271 - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=98547232), Polaris B è il puntino debole in basso

 

L'obbiettivo successivo è stata la galassia di Andromeda, nella costellazione omonima.

 

Galassia di Andromeda

Messier 31-Galassia di Andromeda (Adam Evans - M31, the Andromeda Galaxy now with h-alpha Uploaded by NotFromUtrecht, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12654493)

 

Come tutte le serate estive prive di Luna, non può mancare un'occhiata alla Nebulosa ad Anello nella costellazione della Lira. La Nebulosa ad Anello (Messier 57) è una nebulosa planetaria distante 2000 anni luce e situata nella costellazione della Lira. Si tratta di un oggetto molto esteso, dato che ha un diametro di circa due anni luce (un anno luce è la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno; muovendosi alla velocità di circa 300000 Km/s, la luce percorre in un anno più di 9000 miliardi di Km!). La Nebulosa ad Anello prende il nome dalla sua forma ad anello, con la parte centrale un po' più scura. Questa forma è in realtà un aspetto dovuto alla prospettiva da cui la osserviamo.

 

Nebulosa ad anello

Messier 57-Nebulsa ad Anello (The Hubble Heritage Team (AURA/STScI/NASA) - Questo file è stato ricavato da un'altra immagine, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6624572)

 

La serata si è conclusa con l'osservazione di un ammasso aperto poco conosciuto ma molto interessante nella costellazione di Cassiopea: NGC 457, detto anche "ammasso della libellula" o "ammasso civetta". Uno dei nostri soci l'ha ribattezzato "ammasso omino che saluta" perché, visto al telescopio, ha l'inconfondibile sagoma di un omino stilizzato con un braccio alzato in segno di saluto.

 

NGC 457 ammasso della libellula

NGC 457-ammasso della libellula (Gabbygall - File:NGC457WIKI.jpg, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=95013289)